La varietà Wulong, per noi occidentali tè Oolong, si presenta in genere con foglie grandi arricciate o allungate, più o meno scure. In alcuni casi viene denominato anche tè blu. Difficile descrivere uno standard di lavorazione: ogni maestro del tè esprime sia una creatività personale che l’esperienza millenaria del suo villaggio, con tutte le sue tradizioni. Il risultato è che ogni lavorazione è a sé. La scelta delle foglie, la rottura che ne avvia l’ossidazione e la decisione della sua durata, sono alcune fasi di un processo molto articolato e dalle tecniche complesse. In tazza offre esperienze aromatiche intense ma differenti a seconda del grado di ossidazione: sentori floreali, vegetali, di noce, di frutta secca, di tostatura o addirittura con rimandi all’intensa
dolcezza di miele. Cina e Taiwan sono le zone che tradizionalmente producono i tè parzialmente ossidati.